Il collettivo sta lavorando allo sviluppo di un sistema che permetterà di creare app di messaggistica e social network in grado di proteggere la #privacy degli utenti. Negli ultimi tempi il gruppo ha sviluppato un codice chiamato #Veilid (vay-lid),
@matteofortini@stethewwolf@pgo@informapirata@informatica ecco prendiamo un attimo in considerazione il servizio taxi. In cui si sale mascherati e si paga solo in contanti per assicurare completo anonimato. Non credo che un tale servizio se la vedrebbe particolarmente bene con l'opzione pubblica
@AlexFox@matteofortini@stethewwolf@informapirata@informatica ecco prendiamo un attimo il servizio taxi, in cui si sale e si deve dare la carta d’identità di tutti i passeggeri al tassista, dove ognuno paga per sè e solo con una carta che abbia lo stesso nome del documento per garantire la totale e corretta identificazione di tutti i passeggeri. Non credo che un tale servizio se la vedrebbe bene con l’opinione pubblica
@AlexFox non trovi che sia abbastanza offensivo dirci "vi si è spento il cervello" dopo che ognuno di noi ha cercato in maniera indipendente di argomentarti il motivo per cui vietare la realizzazione di sistemi di comunicazione sicuri e crittografati è inopportuno, inutile e illiberale?
@AlexFox@matteofortini@stethewwolf@informapirata@informatica sei arrivata alla conclusione che in diversi hanno cercato di spiegarti: eliminare anonimato e privacy non è la soluzione, così come obbligare tutti a fare tutto anonimamente sarebbe altrettanto dannoso.
Capisco la necessità di perseguire le persone che commettono crimini, ma credo che sacrificare la privacy come propone @AlexFox sia eccessivo, soprattutto perché non risolve il problema alla radice, che a mio avviso è di carattere culturale.
Preferirei discutere di come affrontare temi:
* Consapevolezza della propria presenza online
* Cultura sulla proprietà intellettuale
Non confondete ?