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Scienza e innovazione
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Perché i naz*isti non riuscirono a completare la bomba atomica prima degli americani?
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> E se, al posto degli americani, la bomba atomica l'avessero costruita i tedeschi? I tedeschi, rispetto agli Stati Uniti, avviarono il loro programma nucleare molto prima del Progetto Manhattan. Ma a che punto sono arrivati? In questo video ripercorriamo la storia del fallimento dell'atomica tedesca e spieghiamo perché non sono riusciti a completare la costruzione della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale.
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L’era dell’ebollizione globale
L’era dell’ebollizione globale
Che ansia...
"Ebbene sì, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres a fine luglio ha affermato che il riscaldamento globale è il passato: nel 2023 è ufficialmente iniziata l’era dell’ebollizione globale."
\#ambiente #cambiamentoclimatico #zerotermico
https://www.leggeredistopico.com/2023/09/22/era-ebollizione-globale/
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Minuscoli tatuaggi applicati su cellule umane potranno monitorarne la salute
www.focus.it Minuscoli tatuaggi applicati su cellule umane potranno monitorarne la salute - Focus.itSiamo riusciti ad applicare una serie di tatuaggi d’oro nanoscopici direttamente sulle cellule umane: servirà a monitorarne la salute e diagnosticare per tempo eventuali malattie.
>Dopo i tatuaggi stampati direttamente sulla pelle, quelli d'oro sottopelle e quelli OLED, arrivano ora i tatuaggi nanoscopici da applicare direttamente sulle cellule vive per monitorarne la salute: questa nuova tecnologia consente di apporre direttamente sulle cellule umane elementi ottici o elettronici che si adattano ai loro movimenti e alla loro struttura umida e fluida. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nano Letters. > >Come funziona. I tatuaggi – fatti di oro, materiale noto per le sue abilità nel prevenire perdite o distorsioni di segnale nel cablaggio elettronico – sono stati applicati ai fibroblasti, le cellule che sostengono i tessuti del corpo umano. Dopo essere stati trattati con delle colle molecolari, sono stati trasferiti sulle cellule utilizzando una pellicola di idrogel con alginato, che si dissolve dopo che l'oro aderisce alle cellule. La colla molecolare si fonde invece con la matrice extracellulare, una sostanza contenuta nelle cellule. I tatuaggi sono rimasti attaccati alle cellule (anche mentre si muovevano) per 16 ore. > >«Siamo riusciti ad applicare dei tatuaggi nanoscopici con schemi complessi a delle cellule vive, assicurandoci che non morissero», spiega David Gracias, uno degli autori. «Il fatto che le cellule riescano a vivere e muoversi con i tatuaggi è molto importante, perché spesso vi è un'incompatibilità tra le cellule vive e i metodi che gli ingegneri usano per fabbricare i componenti elettronici». ... continua a leggere
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Cerabyte utilizza nanostrati di ceramica per creare l'archiviazione di dati più affidabile di sempre: la ceramica dura oltre 5.000 anni
> Cerabyte utilizza nanostrati di ceramica per creare l'archiviazione dati più affidabile di sempre. I dati vengono salvati in un'ampia gamma di temperature, da -273°C (-460°F) a 300°C (570°F) e persino in atmosfere corrosive o acide. Nemmeno le radiazioni e gli impulsi elettromagnetici possono distruggere le informazioni memorizzate su Cerabyte. Questo significa archiviazione sicura per generazioni.
Cerabyte scrive fino a 2.000.000 di bit con un solo impulso laser, consentendo un'archiviazione e una lettura ultraveloce dei dati con telecamere ad alta velocità.
- www.wired.it Quando rischiammo di scomparire dalla faccia della Terra
Nuove indagini genomiche supportano l’idea che circa 900mila anni fa la popolazione di ominidi nostri antenati fu sull’orlo dell’estinzione, forse a causa del cambiamento climatico
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L'aeroplanino di carta: il velivolo più elementare e familiare nell’esperienza comune è un pezzo di storia dell’aviazione e un modello ancora utile per lo sviluppo di aerei senza motore.
www.ilpost.it La scienza degli aeroplanini di carta - Il PostIl velivolo più elementare e familiare nell’esperienza comune è un pezzo di storia dell’aviazione e un modello ancora utile per lo sviluppo di aerei senza motore
Nel 2008 un gruppo di ingegneri e appassionati di modellismo giapponesi progettò per ragioni di interesse scientifico il lancio sperimentale di una flottiglia di aeroplanini di carta dalla Stazione Spaziale Internazionale. Il progetto, guidato dal docente del dipartimento di Aeronautica e astronautica dell’Università di Tokyo Shinji Suzuki, fu in seguito posticipato e sospeso perché gli scienziati non avrebbero avuto modo di tracciare il volo degli aeroplanini né di prevedere il luogo di atterraggio, presumibilmente in acqua...
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È un solido con alcune caratteristiche dei liquidi, un mistero per i fisici che hanno formulato tante teorie più o meno convincenti, ma il vetro nasconde ancora tante sorprese
www.ilpost.it Fatichiamo ancora a spiegarci il vetro - Il PostÈ un solido con alcune caratteristiche dei liquidi, un bel mistero per i fisici che nel tempo hanno formulato tante teorie poco convincenti
Se non esistesse il vetro probabilmente non stareste leggendo questo articolo, non solo perché costituisce lo schermo del vostro dispositivo, ma anche perché Internet funziona in buona parte grazie alle reti in fibra ottica, sottili filamenti di vetro attraverso i quali passano i dati sotto forma di impulsi di luce. È del resto sufficiente guardarsi intorno per notare quanto il vetro sia presente nelle nostre esistenze, tanto da dare per scontata la sua esistenza. La maggior parte delle persone non vi dedica molti pensieri, a parte quando deve riciclare qualche bottiglia o rompe un bicchiere, con alcune eccezioni: i vetrai, sicuramente, ma anche i fisici. Per questi ultimi il vetro è un mistero, o per meglio dire un problema ancora da risolvere.
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Secondo un rapporto della Royal Society del Regno Unito, mascherine, distanziamento e altre misure non di tipo farmaceutico, hanno aiutato a limitare la diffusione del virus del covid-19 in più paesi
royalsociety.org The Royal Society’s programme on the impact of non-pharmaceutical interventions on Covid-19 transmission | Royal SocietyThe Royal Society has launched a new report investigating the evidence of the impact of non-pharmaceutical interventions (NPIs) on the transmission of the SARS-CoV-2 virus since the start of the Covid-19 pandemic.
Gli studi condotti durante la pandemia dimostrano chiaramente che l’attuazione rigorosa di pacchetti di NPI è stata efficace in alcuni paesi nel ridurre la trasmissione di SARS-CoV-2.
Esistono anche prove dell’efficacia dei singoli NPI, ma la maggior parte degli NPI sono stati implementati in pacchetti. Districare gli effetti di un NPI nel caso in cui altri NPI siano stati implementati contemporaneamente rappresenta una sfida significativa.
Le prove suggeriscono che gli NPI erano, in generale, più efficaci quando il numero di casi e l’intensità di trasmissione associata di SARS-CoV-2 erano inferiori. Gli NPI sono diventati meno efficaci man mano che sono emerse varianti più trasmissibili del virus (ad esempio Delta, Omicron) che erano più adatte a diffondersi tra le persone e ad eludere le risposte immunitarie.
La rigidità nell’applicazione dei singoli NPI e dei gruppi di NPI ha influenzato i tassi di trasmissione, ad esempio le maschere respiratorie sono state più efficaci delle maschere chirurgiche e due settimane di quarantena sono state più efficaci di periodi più brevi.
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In Uganda si sta diffondendo la forma di malaria resistente al farmaco artemisinina.
La resistenza parziale del Plasmodium falciparum alla componente artemisinina delle terapie combinate a base di artemisinina, i farmaci più importanti contro la malaria, è emersa nel sud-est asiatico e ora minaccia l’Africa orientale. La resistenza parziale, che si manifesta come eliminazione ritardata dopo la terapia, è mediata principalmente da mutazioni nella proteina Kelch K13 (PfK13). Sono disponibili dati longitudinali limitati sull’emergenza e sulla diffusione della resistenza all’artemisinina in Africa.
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Non ci sono prove che le lenti che bloccano la luce blu degli schermi proteggano gli occhi.
Le lenti per occhiali "filtraggio della luce blu", o "blocco della luce blu", filtrano la radiazione ultravioletta e porzioni variabili di luce visibile a lunghezza d'onda corta impedendo di raggiungere l'occhio. Sono disponibili in commercio varie lenti per filtrare la luce blu. Esistono alcune affermazioni secondo cui possono migliorare le prestazioni visive con l'uso di dispositivi digitali, fornire protezione della retina e promuovere la qualità del sonno. Abbiamo studiato le prove degli studi clinici per questi effetti suggeriti e abbiamo considerato eventuali effetti avversi.
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Tra i pastori preistorici degli Urali meridionali le donne tendevano a spostarsi per trovare un partner. Il primogenito aveva uno status superiore rispetto agli altri fratelli.
Ad oggi, la conoscenza del lato biologico dell’organizzazione familiare nelle società preistoriche è stata limitata. In particolare, si sa poco sulla struttura della società dell'età del bronzo in Eurasia a livello di villaggio o di famiglia. Qui, la comunità scheletrica di un tumulo negli Urali meridionali è stata studiata utilizzando metodi integrativi provenienti dai campi dell’archeologia, dell’antropologia e della paleogenomica. Si suggerisce che il sistema di discendenza dei pastori di bestiame di Nepluyevskij, vecchio di 3.800 anni, fosse patrilineare e determinato principalmente dalla consanguineità tra fratelli. La monogamia era la norma matrimoniale e la residenza postmatrimoniale era patrilocale, con l'appartenenza femminile trasferita al gruppo del marito.
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Lo scorso anno in Antartide molti pinguini imperatore non sono riusciti a riprodursi a causa dello scioglimento del ghiaccio
www.nature.com Record low 2022 Antarctic sea ice led to catastrophic breeding failure of emperor penguins - Communications Earth & EnvironmentFour out of five emperor penguin colonies in the Bellingshausen Sea, Antarctica experienced breeding failure in spring 2022 due to unprecedented sea ice loss, according to an analysis of satellite images over 2018–2022.
La stagione primaverile del 2022 ha visto un’estensione record del ghiaccio marino in Antartide, che è persistita durante tutto l’anno. All’inizio di dicembre, l’estensione del ghiaccio marino antartico stava raggiungendo il minimo storico raggiunto nel 2021. La più grande anomalia regionale negativa di questa bassa estensione si è verificata nella regione centrale e orientale del Mare di Bellingshausen, a ovest della penisola antartica dove, durante A novembre, alcune regioni hanno registrato una perdita del 100% della concentrazione di ghiaccio marino. Forniamo la prova di un fallimento riproduttivo regionale delle colonie di pinguini imperatore a causa della perdita di ghiaccio marino utilizzando le immagini satellitari Sentinel2. Dei cinque siti di riproduzione nella regione, tutti tranne uno hanno subito un totale fallimento riproduttivo dopo la rottura del ghiaccio marino prima dell’inizio del periodo di involo della stagione riproduttiva 2022.
- www.geopop.it Citisina, un’arma in più per dire addio al fumo
Una sostanza di origine vegetale chiamata citisina potrebbe rappresentare un’innovazione significativa nel campo del trattamento della dipendenza...
> Il consumo di tabacco è una delle principali cause di morte evitabili a livello mondiale, con un impatto particolarmente pesante nei paesi in via di sviluppo. Nonostante gli sforzi volti alla sensibilizzazione e alla prevenzione, la dipendenza da tabacco continua a mietere milioni di vittime ogni anno. Tra le sostanze presenti nel tabacco, la nicotina è l'agente primario responsabile della dipendenza. Questo rende l'abbandono del tabacco un'impresa difficile e spesso fallimentare. In questo contesto, emerge un nuovo protagonista: la citisina, un farmaco di origine vegetale che sembra in grado di contrastare la dipendenza da nicotina e aiutare a smettere di fumare. In questo articolo vediamo quali sono i principali problemi legati al fumo, cos'è la citisina e come potrebbe essere sfruttata nel trattamento del tabagismo per contrastare la dipendenza.
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- www.passioneastronomia.it Scoperte strutture mai viste prima all’interno della Terra, i dettagli
Gli scienziati li chiamano “blob” e adesso si è riusciti a misurarne dimensioni e struttura all'interno della Terra. Di che cosa si tratta
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L'universo potrebbe essere un gigantesco computer quantistico?
www.nature.com Could the Universe be a giant quantum computer?Computational rules might describe the evolution of the cosmos better than the dynamical equations of physics — but only if they are given a quantum twist.
[Un saggio pubblicato in Nature in inglese.]
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A 20 anni dal progetto genoma. Fare tesoro della scienza per il benessere psicologico dei giovani
www.huffingtonpost.it A 20 anni dal progetto genoma. Fare tesoro della scienza per il benessere psicologico dei giovani (di D. Lazzari)Il progetto concluso nel 2003, ha rivelato che non siamo un libro già scritto ed ha aperto la strada ad un imponente lavoro di ricerca sulla “epigenetica”. Per…
>Se pensiamo al genoma come un pianoforte, sono le esperienze della vita che lo suonano. E agire prima è meglio: il 70% dei problemi di salute psichica si strutturano (anche se non si manifestano) entro i 18 anni d’età > >Vent’anni fa è stata completata la mappatura del genoma umano (Human Genome Project), uno dei più importanti progetti scientifici pubblici internazionali, con l'obiettivo principale di comprendere la funzione dei geni appartenenti al genere umano. Il progetto concluso nel 2003, ha rivelato che non siamo un libro già scritto ed ha aperto la strada ad un imponente lavoro di ricerca sulla “epigenetica” (dal greco “sopra la genetica”), ovvero sui meccanismi che regolano e modulano l’attività dei geni pur senza modificare il genoma dell’individuo. > >Basti pensare che gli studi nel campo prima del 2003 erano appena 200 l’anno, mentre negli ultimi venti anni abbiamo oltre 130 mila pubblicazioni, 15 mila solo nel 2022 (dati PubMed). > >Cosa ci ha mostrato questo enorme lavoro di ricerca? Che i nostri geni dialogano continuamente con l’ambiente, sin da prima della nascita e per tutta la nostra vita, e in base a questo dialogo ci strutturiamo nella prima fase della vita, ci regoliamo e ci modifichiamo vita natural durante, come si diceva una volta. ... continua a leggere
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Scoperti in America dei virus giganti dalle forme incredibili
www.focus.it Scoperti in America dei virus giganti dalle forme incredibili - Focus.itNella foresta di Harvard, in Massachusetts, abbiamo scoperto una serie di microrganismi dalle forme più disparate: si tratta di virus giganti.
>Nel suolo della foresta di Harvard, in Massachusetts, sono stati trovati microrganismi dalle forme più disparate: sono virus giganti che potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nell'ecosistema. > >Un team di ricerca ha scoperto una serie di microrganismi giganti con forme incredibili nel suolo della foresta di Harvard a Petersham, nel Massachussetts (USA). La loro eccezionalità non risiede solo nel loro numero elevato, ma anche nella loro varietà: solo l'analisi genomica potrà confermarlo con certezza, ma pare proprio si tratti di virus giganti le cui origini e funzioni sono ancora un mistero. I risultati della ricerca sono stati pubblicati in preprint su Biorxiv. > >Stelle, tartarughe e idraulici. Analizzando i campioni di suolo al microscopio elettronico, i ricercatori hanno scoperto strane particelle simili a virus con forme bizzarre: in base al loro aspetto, le hanno battezzate con nomi curiosi come stella di Natale, idraulico, supernova, taglio di capelli o faro. > >Virus giganti. Non abbiamo ancora la certezza, ma gli autori sostengono che molto probabilmente si tratti di virus giganti, ovvero virus che misurano da 0,2 a 1,5 micrometri di diametro e hanno genomi complessi che contengono fino a 2,5 milioni di coppie di basi di DNA. Per avere un termine di paragone, i virus influenzali misurano solitamente dagli 0,08 ai 0,12 micrometri di diametro. I virus giganti sono in grado di vivere migliaia di anni, e li abbiamo ritrovati in diversi ecosistemi in tutto il mondo, tra cui oceani, laghi dell'Artico e permafrost disciolto. > >... continua a leggere
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La maggior parte delle api non è in pericolo, e anzi
www.ilpost.it La maggior parte delle api non è in pericolo, e anzi - Il PostAnche a causa della sensibilizzazione degli ultimi anni le più diffuse sono più numerose che mai, con effetti negativi sulla biodiversità
>Anche a causa della sensibilizzazione degli ultimi anni le più diffuse sono più numerose che mai, con effetti negativi sulla biodiversità > >Il MoMA di New York, uno dei più importanti musei di arte moderna e contemporanea al mondo, ha recentemente mostrato sul suo profilo Instagram quattro arnie fatte costruire sul tetto dell’edificio «come parte della missione di sostenibilità del MoMA», per «il ruolo essenziale che le api svolgono nel nostro ecosistema». Per l’installazione delle arnie il MoMA aveva contattato a febbraio Andrew Coté, presidente dell’Associazione degli apicoltori di New York, che aveva però rifiutato. La motivazione di Coté era che la popolazione già esistente di api occidentali – uno dei nomi comuni dell’Apis mellifera, la specie di ape più diffusa al mondo – sarebbe responsabile dell’esaurimento delle limitate risorse floreali presenti in città per gli insetti impollinatori. > >La convinzione che le api stiano diminuendo pericolosamente cominciò a diffondersi nei primi anni Duemila, quando la popolazione di api mellifere si era ridotta fortemente a causa di un anomalo spopolamento degli alveari. Furono fatti molti studi e una lunga serie di iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, il cui successo ebbe tra i suoi vari effetti una grande attenzione al tema e una rapida espansione delle attività di apicoltura. Questa espansione è ancora oggi sostenuta in alcuni casi dalla convinzione, ormai infondata, che la popolazione delle api stia diminuendo. ... continua a leggere
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La FDA ha approvato la prima pillola contro la depressione post partum
www.focus.it La FDA ha approvato la prima pillola contro la depressione post partum - Focus.itL'autorità americana per i farmaci ha approvato una pillola per curare la depressione post partum. I benefici sono dimostrati, ma alcuni aspetti sono da chiarire.
>La FDA (Food and Drugs Administration, l'ente americano che regola i farmaci) statunitense ha approvato la prima pillola orale per curare la depressione post partum: si chiama zuranolone, agisce più rapidamente degli attuali trattamenti disponibili e viene somministrata una volta al giorno per solo due settimane. > >L'approvazione della pillola, pur lontana dall'essere una panacea, rappresenta un importante passo avanti nella cura di una malattia che colpisce non solo le neomamme, ma anche i neopapà. > >Lo studio. Il via libera dell'FDA è arrivato dopo la pubblicazione di un nuovo studio che dimostra l'efficacia dello zuranolone. Ai test hanno preso parte quasi 200 persone con sintomi gravi di depressione post partum: al gruppo di controllo è stato somministrato un placebo, mentre gli altri hanno assunto 50 milligrammi al giorno di zuranolone per 14 giorni. > >Dopo tre giorni, chi aveva preso la pillola di zuranolone mostrava già notevoli segni di miglioramento; al quindicesimo giorno, quasi il 30% di chi si stava curando stava molto meglio rispetto al gruppo che aveva assunto il placebo. I miglioramenti sono durati per 45 giorni dall'inizio della cura. ... continua a leggere
- www.nationalgeographic.it Una pillola potrebbe proteggerci dalle radiazioni causate da una fusione nucleare
<p>Sono iniziati i test clinici su un promettente farmaco realizzato per rimuovere le particelle radioattive dal corpo. Ecco come funziona.</p>
>Sono iniziati i test clinici su un promettente farmaco realizzato per rimuovere le particelle radioattive dal corpo. Ecco come funziona. > >Quando le forze militari russe hanno occupato la centrale nucleare di Zaporižžja in Ucraina più di un anno fa, ognuna delle due parti in conflitto ha accusato l’altra di azioni imprudenti e di sabotaggio che avrebbero potuto danneggiare l’impianto e scatenare un incidente nucleare. Ora, dopo tre decenni di ricerca e sviluppo, alcuni scienziati stanno testando una pillola che potrebbe aiutare a rimuovere le particelle radioattive dal corpo delle vittime che sarebbero esposte a un evento di questo tipo. > >La minaccia di una contaminazione nucleare – causata da una guerra o da un incidente presso una centrale nucleare – da sempre incombe sull’immaginario collettivo. Il tristemente famoso evento della fusione del reattore della centrale nucleare di Černobyl′ nel 1986 provocò 28 decessi per avvelenamento acuto da radiazioni, 350.000 sfollati e migliaia di casi di cancro alla tiroide. E anche se il peggiore incidente nucleare degli Stati Uniti (avvenuto presso la centrale nucleare di Three Mile Island in Pennsylvania) non ha causato una simile impennata nei casi di tumore, la sicurezza delle 53 centrali nucleari presenti negli USA rimane una costante preoccupazione, soprattutto dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre. > >Poco dopo quel disastroso evento, il governo degli Stati Uniti si è impegnato a finanziare la ricerca per sviluppare nuove contromisure mediche contro le minacce nucleari, spiega Rebecca Abergel, chimica inorganica con incarichi congiunti presso l’Università della California a Berkeley e il Lawrence Berkeley National Laboratory (LBNL). E ora, Abergel e i suoi collaboratori dell’SRI International, un istituto di ricerca in California, hanno avviato la fase di sperimentazione clinica per un promettente farmaco che è il risultato di quelle attività: HOPO 14-1, che agisce su contaminanti radioattivi come l’uranio e il plutonio. > >Gli studi di Fase 1 testeranno la sicurezza di HOPO 14-1 su una piccola popolazione di soggetti umani sani. ... continua a leggere
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Circuito elettronico con materiali commestibili: sviluppato in Italia usando la corazza dei granchi
>Un team di ricerca dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha dimostrato per la prima volta la possibilità di realizzare circuiti con materiali commestibili. Molteplici le applicazioni: monitorare la qualità dei cibi ma anche diagnosi e trattamento di malattie. > >Dopo la batteria è giunta l'ora di realizzare circuiti con materiali commestibili. No, non è una nostra particolare voglia, ma è quanto messo a punto da un team di ricerca dell'Istituto Italiano di Tecnologia, più precisamente il laboratorio Printed and Molecular Electronics, coordinato da Mario Caironi, dell'IIT di Milano in collaborazione con l'Università degli studi Milano-Bicocca e l'Università di Heidelberg. > >In un momento in cui in Italia si dibatte del granchio blu, specie aliena che sta causando non pochi problemi nel delta del Po e nella laguna Veneta, ma anche in Sardegna, questa ricerca arriva con un tempismo perfetto. > >Battute a parte, il team dell'IIT ha sviluppato un prototipo di circuito commestibile basato su oro e chitosano, un materiale ottenuto a partire dalla corazza dei crostacei. Il prototipo, descritto sulla rivista Nanoscale, ha dimostrato per la prima volta la possibilità di realizzare circuiti con materiali commestibili. Le applicazioni future spaziano dalla diagnostica medica al controllo qualità del cibo. > >L'elettronica commestibile è un campo in forte crescita perché consentirà di sviluppare dispositivi edibili in grado di entrare nel corpo senza nuocere alla salute. > >Il circuito viene stampato attraverso una tecnica a getto di inchiostro, molto simile a quella utilizzata dalle stampanti casalinghe. Al posto del normale inchiostro viene però utilizzata una soluzione di oro liquido. Questa metodologia permette di produrre circuiti complessi risultando anche più veloce ed economica di altre tecniche molto diffuse, come la fotolitografia. Inoltre, l'oro è un materiale inerte e viene infatti già utilizzato da alcuni pasticceri come decorazione. ... continua a leggere
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La cacca dei mitili contro le microplastiche
www.focus.it La cacca dei mitili contro le microplastiche - Focus.itI mitili eduli, parenti delle nostre cozze, sono in grado di assorbire le microplastiche dall'acqua e "conservarle" nei loro escrementi.
>I mitili eduli, parenti delle nostre cozze, sono in grado di assorbire le microplastiche dall'acqua e "conservarle" nei loro escrementi. > >Come si fa a risolvere il problema delle microplastiche negli oceani di tutto il mondo? Se avessimo una risposta non saremmo qui ma a salvare il mondo: l'onnipresenza di minuscoli frammenti di plastica nelle acque del pianeta è una delle grandi questioni del nostro tempo, alla quale stiamo disperatamente cercando una soluzione. > >L'ultima proposta in ordine di tempo arriva dal Plymouth Marine Laboratory, dove un gruppo di ecologi guidati da Penelope Lindeque hanno scoperto che i mitili eduli (Mytilus edulis), molluschi bivalvi parenti stretti delle nostre cozze, "sequestrano" le microplastiche dall'acqua in cui vivono e le immagazzinano nelle loro feci. Lo studio è pubblicato su Science. ... continua a leggere
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Spiagge d'Italia: che cosa c'è sotto la sabbia?
www.focus.it Spiagge d'Italia: che cosa c'è sotto la sabbia? - Focus.itIl punto in cui stendiamo l'asciugamano merita più attenzione: le spiagge italiane hanno storie geologiche molto diverse tra loro.
>Il punto in cui stendiamo l'asciugamano merita attenzione. Le spiagge italiane hanno storie geologiche molto diverse tra loro. Eccole, dalla Liguria alla Sicilia. > >Vacanze al mare. Senza immaginare che, quando andiamo in spiaggia e stendiamo il telo mare sulla sabbia o giochiamo a racchettoni, lo stiamo facendo sopra un pezzo di storia geologica d'Italia. Sotto i nostri piedi – e ombrelloni – ci può infatti essere roccia che svettava sulle Alpi, materiale espulso da antiche eruzioni vulcaniche, pietra dorata scesa dagli Appennini. Già, perché le spiagge della nostra penisola (almeno buona parte di esse, come vedremo) nascono in montagna. > >«Sono formate dal materiale eroso all'interno dei bacini idrografici dei fiumi e da questi portato a valle: tutta Italia, dalle Alpi agli Appennini, contribuisce quindi a creare le spiagge italiane. E così come è complessa la geologia della penisola e delle sue montagne, così è differente la composizione delle spiagge», riassume Enzo Pranzini, docente di dinamica e difesa dei litorali all'Università di Firenze e autore del libro Granelli di sabbia. ... continua a leggere
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Peste suina africana, approvati in Vietnam i primi due vaccini.
ilfattoalimentare.it Vaccini contro la peste suina approvati in VietnamIl Vietnam ha approvato i primi due vaccini contro la peste suina africana, mentre in Francia si lavora su un terzo
Per la prima volta da quando il virus della peste suina africana è stato identificato, circa un secolo fa (nel 1921) appunto in Africa, un Paese, il Vietnam, approva due vaccini e inizia una campagna di immunizzazione di massa per animali che, per l’economia locale, sono cruciali. Da anni la malattia colpisce duramente il mercato globale delle carni suine (che vale circa 250 miliardi di dollari). Il virus è stato isolato in 50 Paesi e dal 2021 a oggi è stato responsabile della perdita di 1,3 milioni di capi.
I vaccini vietnamiti sono due. Il primo, chiamato NAVET-ASFVAC (nato dalla collaborazione tra l’azienda vietnamita Navetco e dallo Usda, il Dipartimento statunitense dell’Agricoltura), è basato su virus vivi attenuati ed è stato oggetto di un approfondito studio sulla sicurezza.
Il secondo, chiamato AVAC ASF LIVE, è stato sviluppato sempre in collaborazione con ricercatori dello Usda, questa volta da un’azienda chiamata Avac. Anche in questo caso, il principio è quello dei virus vivi attenuati e la somministrazione è stata anche più estesa rispetto a quella di NAVET-ASFVAC, ma i dati non sono stati ancora resi noti.
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La DARPA e la NASA puntano a testare un razzo nucleare entro il 2026
spectrum.ieee.org DARPA and NASA Aim to Test Nuclear Rocket by 2026The engine would drastically shorten trips to the moon and Mars
Se si vuole volare su Marte, bisogna scegliere con cura la data di partenza. Le finestre di lancio ideali si presentano solo ogni 26 mesi e sono strette perché i pianeti devono essere allineati. Letteralmente.
Un razzo veloce potrebbe ampliare queste finestre, accorciare la durata del viaggio e risparmiare il carico sensibile al tempo e i passeggeri. Il problema è che la velocità degli attuali razzi chimici è limitata dal carburante e dall'ossigeno che possono trasportare.
> Si potrebbe invece utilizzare l'energia nucleare, non una semplice fonte di calore radioattivo, del tipo che potrebbe alimentare la debole propulsione ionica di una sonda spaziale a lungo termine, ma un vero e proprio reattore a fissione. Una fornace di questo tipo potrebbe espandere un rivolo di idrogeno liquido da 20 kelvin in un tornado di gas da 2.700 kelvin, consentendo una quantità gestibile di propellente per fornire una spinta potente fino a metà strada verso Marte e poi invertire la spinta per decelerare.
È proprio questo che la NASA e la DARPA vogliono costruire, prima come prototipo, poi come razzo lunare e infine come veicolo interplanetario. Il 26 luglio, le agenzie hanno reso noti i dettagli del progetto, una partnership con Lockheed Martin e BWX Technologies, un'azienda di reattori con sede a Lynchburg, Va. Il progetto è stato battezzato con il nome di Harry Potter, DRACO, ovvero Demonstration Rocket for Agile Cislunar Operations.
> Il piano prevede di testare il prototipo nello spazio a partire dalla fine del 2026. Si tratta di un ordine molto breve, facilitato in parte dalla combinazione di quelle che normalmente sarebbero la seconda e la terza fase di sviluppo. L'accelerazione è possibile perché il prototipo "incorpora molto hardware ereditato dalle passate missioni nello spazio profondo", dice Tabitha Dodson, responsabile del programma DRACO presso la DARPA. "Volevamo avere una piattaforma spaziale altamente affidabile, con tutto ciò che non è il motore a basso rischio".
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Un supercondensatore fatto di cemento, nerofumo e acqua messo a punto dal MIT apre a nuove soluzioni per lo stoccaggio di energia a basso costo
Un supercondensatore fatto di cemento, nerofumo e acqua messo a punto dal MIT apre a nuove soluzioni per lo stoccaggio di energia a basso costo
due materiali possono essere combinati con acqua per creare un supercondensatore in grado di immagazzinare l'energia ottenuta da fonti rinnovabili.
Un aspetto interessante è che, sempre secondo i ricercatori, il supercondensatore potrebbe essere integrato nelle fondamenta di una casa
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Spazio - Ecco la prima foto inviata dal telescopio spaziale Euclid
Spazio - Ecco la prima foto inviata dal telescopio spaziale Euclid
Dopo aver percorso un milione e mezzo di chilometri e raggiunto il suo punto di osservazione, il telescopio spaziale Euclid (missione dell'Esa con il contributo della Nasa) ha scattato una foto di un campo scintillante di stelle, dimostrando che tutto sta procedendo bene dopo un viaggio di un milione e mezzo di chilometri dalla dalla Terra.
https://www.focus.it/scienza/spazio/ecco-la-prima-foto-inviata-dal-telescopio-spaziale-euclid
- www.nationalgeographic.it La menopausa delle orche: un’eccezione nel regno animale
<p>Lo studio delle ferite sulle pinne in un gruppo chiuso di orche mostra che le madri in post-menopausa dedicano le proprie energie ad aiutare i figli maschi, ma non le figlie né i nipoti.</p>
>Nella nostra visione umano-centrica del mondo, la capacità di spruzzare inchiostro o di cambiare colore può sembrare strana, ma in realtà c’è un fenomeno umano molto più strano: la menopausa. > >“È un fenomeno estremamente raro nel mondo naturale”, afferma Charli Grimes, etologa dell’Università di Exeter nel Regno Unito. Solo sei specie animali - gli esseri umani e cinque specie di odontoceti - vivono oltre l’età riproduttiva. > >Le orche sono una di queste specie e sono state attentamente studiate per capire che tipo di vantaggio rappresenti per questi animali il vivere oltre la menopausa. La ricerca ha mostrato un nuovo beneficio di questo periodo, una fase fisiologica che nella cultura popolare è spesso dipinta come negativa. > >Grimes e i suoi colleghi hanno identificato un nuovo modo in cui queste femmine anziane aiutano il gruppo: proteggendo i propri figli dal rischio di essere feriti nei combattimenti con altri esemplari. > >L’attività di studio si è basata sull’analisi delle cicatrici e dei segni lasciati dai morsi degli avversari sulla pelle degli animali. ... continua a leggere
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Caldo e siccità, in Messico si sperimenta la pioggia artificiale (progetto controverso)
www.wired.it Caldo e siccità, in Messico si sperimenta la pioggia artificialeDopo un lungo periodo di ondate di calore che ha messo in seria difficoltà l’economia del paese, è stato avviato un progetto piuttosto controverso
>Messico e nuvole. E pioggia artificiale. Come riporta il Guardian, infatti, il governo messicano ha appena lanciato l’ultima fase di un progetto di inseminazione delle nuvole (cloud seeding) per provare a “indurre” la pioggia dopo mesi di caldo estremo e siccità. “Ultima fase” nel senso che l’operazione era già stata condotta in precedenza: già dal 2020, infatti, il Ministero messicano dell’agricoltura aveva sperimentato il cloud seeding “per combattere gli effetti della siccità nelle aree rurali e per contribuire al riempimento delle falde acquifere”, sostenendo di aver raggiunto un “tasso di efficacia” del 98% contribuendo addirittura al contenimento degli incendi boschivi del 2021. Tuttavia, scetticismi e critiche non mancano: alcuni tra i più importanti fisici del paese hanno infatti sollevato diversi dubbi sulla fattibilità della tecnologia e soprattutto sulla sua reale efficacia. “Non ci sono prove che il cloud seeding inneschi un aumento delle precipitazioni in una data zona – hanno scritto Fernando García García e Guillermo Montero Martínez, esperti in fisica delle nuvole alla National Autonomy University del Messico (Unam). Ecco i dettagli. ... continua a leggere
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Dal Golden Gate al Ponte sullo Stretto di Messina, i segreti delle meraviglie dell’ingegneria
www.webuildvalue.com Ponti sospesi: grandi opere di ingegneria - We Build ValueL’evoluzione dei ponti sospesi raccontata attraverso tre generazioni di meraviglie ingegneristiche, dal Golden Gate al Ponte sullo Stretto di Messina.
> La storia della terza generazione dei ponti sospesi deve ancora essere scritta fino in fondo. Le origini parlano di una storia recente che inizia con due tappe, la prima in Cina con lo Yi Sun-sin Bridge, un ponte lungo in tutto 2.260 metri e con una campata centrale di 1.545 metri; la seconda in Turchia dove nel 2022 è stato inaugurato il ponte dei Dardanelli, il ponte sospeso più lungo al mondo con una campagna centrale che raggiunge i 2.023 metri. Caratteristica di questi ponti di terza generazione sono gli impalcati aerodinamici. Oltre al profilo alare dei ponti di seconda generazione, queste nuove megastrutture sono dotate di impalcati totalmente aerodinamici che presentano anche dei fori studiati proprio per far passare attraverso il vento. Un’innovazione che raggiungerà la sua espressione massima con il Ponte sullo Stretto di Messina, per la cui costruzione è stato elaborato un modello unico di impalcato, il “Messina Type Deck”. Oltre al profilo alare, che richiama la carlinga di un aereo da guerra, la sagoma del ponte sullo Stretto è stata a lungo studiata nella galleria del vento e presenterà delle aperture che permetteranno di far correre il vento minimizzandone l’impatto. Per capire cosa comporta questo genere di innovazione è sufficiente pensare che l’impalcato dell’Akashi Bridge flette lateralmente sotto le pressioni del vento di 30 metri, mentre il Ponte sullo Stretto fletterà lateralmente sotto carico di appena 10, 11 metri. Un risultato davvero unico per un ponte con una campata centrale lunga 3.300 metri.
https://feddit.it/post/934889
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Sindrome alph-gal, cos’è l’allergia alla carne rossa scatenata dal morso di zecca: forse già 450.000 casi negli USA
www.fanpage.it Sindrome alfa-gal, cos’è l’allergia alla carne rossa scatenata dal morso di zeccaSi tratta di una risposta degli anticorpi IgE a un carboidrato, chiamato galattosio-alfa-1,3-galattosio, uno zucchero che si trova nella saliva di zecche...
Ne avevamo parlato qui, qualche tempo fa, ma l'allergia all'Alpha-gal (galattosio-α-1,3-galattosio), una molecola di zucchero che si trova nella maggior parte dei mammiferi, si sta diffondendo sempre di più.
Ora, a fronte dell'aumento dei casi negli USA, ne stanno parlando diverse testate giornalistiche.
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Metallo autorigenerante? Non è più solo fantascienza
www.earth.com "Self-healing" metal discovery opens door for giant tech leapSelf-healing metals are an exciting area of research in the field of materials science
>Un team di scienziati di Sandia National Laboratories e Texas A&M University ha recentemente assistito per la prima volta a un fenomeno sorprendente: pezzi di metallo che si rompono e che poi si fondono nuovamente insieme, senza alcun intervento umano. > >Se questo fenomeno incredibile potesse essere sfruttato, potrebbe dare origine a una rivoluzione ingegneristica in cui ponti che si auto-riparano, motori o aerei potrebbero invertire i danni causati da usura e stress e quindi diventare più sicuri e duraturi. > >“E' stato assolutamente sorprendente da osservare in prima persona,” ha detto Brad Boyce, uno scienziato dei materiali di Sandia. “Ciò che abbiamo confermato è che i metalli hanno la loro capacità intrinseca e naturale di guarire se stessi, almeno nel caso di danni da fatica su scala nanometrica.” ... continua a leggere (in inglese)
Articolo italiano
Alcuni scienziati hanno scoperto che alcuni metalli, come il platino e il rame, possono autorigenerarsi e "guarire da soli le crepe causate dalla fatica del metallo. ... leggi articolo in italiano
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Terremoti: passi avanti verso una possibile preallerta.A precedere i grandi movimenti tellurici è un'accelerazione dello scivolamento delle faglie che si può rilevare fino a 2 o 3h prima del sisma
www.rsi.ch Terremoti: passi avanti verso una possibile preallertaA precedere i grandi movimenti tellurici, secondo uno studio, è un'accelerazione dello scivolamento delle faglie che si può rilevare fino a due ore prima dei sismi
> "Questo studio dimostra come la Terra ci mandi continuamente segnali che ancora non misuriamo adeguatamente, ma che possono in realtà darci informazioni fondamentali sui meccanismi della dinamica della crosta terrestre", ha commentato il geologo Carlo Doglioni, che in Italia presiede l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).
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Guasto al CERN, LHC fermo per settimane. È la conseguenza della caduta di un albero sulla rete elettrica a Morges
www.rsi.ch Guasto al CERN, LHC fermo per settimaneÈ la conseguenza della caduta di un albero sulla rete elettrica a Morges
Un grave guasto colpisce il CERN di Ginevra e in particolare il suo acceleratore di particelle LHC, che è fermo da una decina di giorni e richiederà diverse settimane per essere riparato.
All'origine, ha spiegato il fisico Jörg Wenninger venerdì al 12h45 di RTS, c'è la caduta di un albero sulla rete elettrica a Morges. Questo ha perturbato l'approvvigionamento e fatto scattare il sistema di sicurezza. Si è verificato quindi un eccesso di pressione dell'elio, che ha causato una fuga, un piccolo buco di un millimetro quadrato e conseguenze a catena sui magneti.
- gaetaniumberto.wordpress.com Nuove prove che la tettonica delle placche terrestri ha subito di recente un cambiamento fondamentale
L’amplificazione di un serbatoio di mantello primordiale da parte di un mantle plume è evidenziata dai record isotopici di Ti e Sr degli OIB moderni provenienti dai punti caldi di Islanda, Sa…
> I ricercatori ritengono che la convezione nel mantello, iniziata poco dopo la formazione della Terra 4,5 miliardi di anni fa, avvenga su scala dell’intero mantello. Pertanto, quando le placche si scontrano sulla superficie terrestre, una cede e sprofonda nel mantello caldo, finendo in una sorta di cimitero di placche in cima al nucleo metallico della Terra.
> Tuttavia, un nuovo studio dell’Università di Copenaghen pubblicato sulla rivista Nature suggerisce che questo stile di tettonica a placche potrebbe essere una caratteristica più recente della storia geologica della Terra.
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L'acqua oceanica dell’Himalaya, risalente a 600 milioni di anni fa, fornisce indizi sul passato della terra
gaetaniumberto.wordpress.com L’acqua oceanica dell’Himalaya, risalente a 600 milioni di anni fa, fornisce indizi sul passato della TerraIn alto: esposizioni sul campo di magnesite presso le colline di Chandak, Kumaon. In basso: Microfotografie dell’acqua oceanica intrappolata nei cristalli di magnesite. In alto sull’Him…
In alto sull’Himalaya, gli scienziati dell’Indian Institute of Science (IISc) e dell’Università di Niigata, in Giappone, hanno scoperto gocce d’acqua intrappolate in depositi minerali che probabilmente sono stati lasciati da un antico oceano esistito circa 600 milioni di anni fa.
L’analisi dei depositi, che contenevano carbonati di calcio e magnesio, ha permesso al team di fornire una possibile spiegazione degli eventi che potrebbero aver portato a un grande evento di ossigenazione nella storia della Terra.
“Abbiamo trovato una capsula del tempo per i paleo-oceani”, afferma Prakash Chandra Arya, dottorando presso il Center for Earth Sciences (CEaS) dell’IISc e primo autore dello studio pubblicato su Precambrian Research.
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Cosa succede al nostro corpo quando ci innamoriamo. Ormoni e altre sostanze mettono in subbuglio il cervello, ma non è solo questione di chimica
www.ilpost.it Cosa succede al nostro corpo quando ci innamoriamo - Il PostOrmoni e altre sostanze mettono in subbuglio il cervello, ma non è solo questione di chimica
Nella canzone “Via con me” c’è un invito alla persona amata a non perdersi «per niente al mondo lo spettacolo d’arte varia di uno innamorato di te». Quando Paolo Conte la scrisse all’inizio degli anni Ottanta pensava soprattutto alle grandi e talvolta assurde cose che si fanno per amore, ma a ben vedere durante l’innamoramento uno “spettacolo d’arte varia” si verifica anche all’interno del nostro organismo, ed è proprio questo a determinare in buona parte il modo in cui poi ci comportiamo e ciò che proviamo all’inizio di una relazione. Innamorarsi ha un profondo effetto sul nostro corpo, innesca una grande quantità di reazioni chimiche che ancora non conosciamo completamente e che potrebbero aiutarci a capire meglio alcuni meccanismi nella nostra mente oltre che nel nostro cuore.
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Il Dna dell'uomo primitivo racconta famiglie e matrimoni. Ricostruito l'albero genealogico di una comunità del Neolitico
www.ansa.it Il Dna dell'uomo primitivo racconta famiglie e matrimoni - Biotech - Ansa.itCome nel Ratto delle Sabine, anche nel Neolitico le donne provenivano da gruppi familiari esterni e le nuove relazioni di parentela che nascevano si consolidavano attraverso le generazioni, tanto da condizionare l'organizzazione delle sepolture: è solo un assaggio del racconto emerso dal più vasto a...
Come nel Ratto delle Sabine, anche nel Neolitico le donne provenivano da gruppi familiari esterni e le nuove relazioni di parentela che nascevano si consolidavano attraverso le generazioni, tanto da condizionare l'organizzazione delle sepolture: è solo un assaggio del racconto emerso dal più vasto albero genealogico di una comunità umana primitiva, vissuta 6.700 anni fa in pieno periodo Neolitico
- www.wired.it La corrente del Golfo sta rallentando e potrebbe collassare già nel 2025
Questo secondo un recente studio, anche se diversi scienziati non concordano del tutto con questa previsione. Certo è che la sua intensità sta diminuendo nel corso degli anni
>Il costante aumento delle temperature globali sta causando una riduzione nell'intensità della corrente del Golfo, il cui completo arresto avrebbe enormi conseguenze sul clima del Pianeta. I risultati di uno studio appena pubblicato su Nature Communications indicano che questo potrebbe accadere addirittura nel corso di questo secolo, anche se non tutta la comunità scientifica concorda con questa previsione. Una cosa è certa: è necessario, anzi, urgente, ridurre le emissioni di CO2 per tentare di invertire la rotta nell’innalzamento delle temperature globali. ... continua a leggere
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Respirare col retto: un gruppo di ricercatori sta sperimentando una nuova tecnica per la somministrazione di ossigeno per via anale, che potrebbe salvare vite
www.ilpost.it Un nuovo modo di respirare, col retto - Il PostUn gruppo di ricercatori sta sperimentando una nuova tecnica per la somministrazione di ossigeno per via anale, che potrebbe salvare vite
> I ricercatori hanno allora cambiato approccio, sperimentando la somministrazione rettale tramite un liquido ricco di ossigeno (perfluorocarburo). Clisteri con questa soluzione in topi e maiali anestetizzati e in condizioni di ipossia, quindi di grave carenza di ossigeno, hanno portato a un aumento dell’ossigenazione del sangue negli animali con evidenti segni di miglioramento. In breve tempo hanno ripreso a muoversi e nel caso dei maiali il colore della pelle è tornato roseo, rispetto al colore pallido e spento della fase di ipossia.