La piattaforma Privacy Shield donata dalla Lega Calcio ad Agcom per bloccare lo streaming illegale presenta diverse criticità, tra tutte quello del blocco automatico degli IP coinvolti. Il rischio è quello che vengano bloccati servizi legali con ricadute a cascata sulla rete.
Il fatto che nessuno controlli che gli ip siano effettivamente corretti, che non si preoccupino se siano statici o dinamici e il fatto che l'invio di un ticket viene preso per "buono" sempre in modo automatizzato mentre le sblocco no mi fa rabbrividire.
@SwallowsNest Ho pensato la stessa cosa... Tra le altre cose, se la segnalazione è sbagliata, suppongo che ci dorebbero essre delle pene, quali? Su quale figura delle socirtà cade le responsabilità dell'errore?
Con la scusa della pirateria si potrebbero oscurare siti che la pensano diversamente... @prealpinux
Esattamente, e se fosse integrato da tutti i VPN provider e da tutti gli ISP questo lo renderebbe una strumento politico e non tecnico.
Buona fortuna a te che sei stato oscurato intraprendere l'intera procedura per farti sbannare, magari mettendoci il tempo necessario a far scendere nel dimenticatoio il contenuto che stavi condividendo.
In compenso la situazione attuale è una partita a scacchi: basta che un solo provider non partecipi per smuovere l'intero mercato; chiunque non voglia partecipare a questa buffonata sposta il suo traffico in quella direzione, aumentando il peso nel mercato di quel provider e scoraggiando tutti gli altri a partecipare.
Questa è la mia speranza, speriamo che la greedoness delle corporation sia forte come al solito.